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Due parole su di noi

Viviana, Giuseppe e Valentino
Conviviamo felicemente in tre dal 2008, noi due e Valentino (il nostro trekker dog nella Home) che si è presentato alla nostra porta dopo un mesetto dal trasferimento nella nostra prima casa nel centro storico di Grottaglie (TA) e lì è rimasto finchè non lo abbiamo fatto entrare nella casa e nella famiglia che già considerava sua.
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Fin da subito la passione per i viaggi ci ha accomunati, lunghi medi e tocca e fuga. Amiamo i luoghi fuori dai normali canali turistici, località ancora non trasformate in belle conchiglie colorate. Preferiamo ameni paesi con tutti i loro pregi e difetti ancora preservati dai loro abitanti, dove le tradizioni non sono diventate bandiere per turisti ma vengono vissute con passione e senso di appartenenza.
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I viaggi iniziano quando li pensi e li sogni, nei giorni, settimane e mesi che impegni nel prepararli.
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L'escursionismo è l'attività all'aperto che fin da subito ci ha appassionato, specie a Valentino che ci segue quasi sempre (spesso quando vado con amici mi chiedono se riuscirà a seguirci per tutto i tragitto, la mia risposta è sempre la stessa: "Pensa a farcela tu che Valentino farà almeno tre volte il tuo correndo avanti ed indietro e guardandoci da lontano con la faccia di chi dice MUOVETEVI!! ") . Perdersi nella natura è uno dei nostri maggiori piaceri, vivere i rifugi montani, condividere le esperienze, affrontare le avversità e poi ritrovarsi tutti insieme con altri gruppi o singoli allo stesso tavolo nella sala sociale del rifugio a cenare insieme, ridere, scherzare e poi andare a coricarsi in una camerata.
Del resto come mi disse un amico che conobbi mentre organizzavo un trekking di tre giorni nella parte calabra del Pollino: "chi va per montagne è sempre bella gente."
Non lo viviamo in modo ortodosso, ma in modo molto friendly pur mettendo la sicurezza e lo studio del percorso sempre in testa. Facciamo uscite giornaliere ma secondo noi la vera magia si compie nei lunghi percorsi di almeno tre giorni, quando alla fine del primo giorno ti vai a coricare in tenda, rifugio o bivacco. Il secondo giorno ti svegli con la consapevolezza che l'intera giornata la passerai senza vedere auto, ricevere telefonate, lontano dai pensieri ed i rumori della quotidianità, tornerai a dormire in pace comprendendo appieno il senso della parola libertà.
Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
(Jack Kerouac)
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