
Craco,
La città fantasma
Negli anni ’60 l’antico borgo del paese ha visto l'inizio di un processo di evacuazione di massa dovuta al franare inesorabile del terreno. Questo ha fatto si che Craco diventasse una vera e propria città fantasma contribuendo tuttavia a renderne particolare l’abitato che non solo è diventato una meta turistica ma , grazie alla sua posizione e al suo panorama mozzafiato, set cinematografico di diversi film come ad esempio il celebre “ Cristo si è fermato a Eboli ” (quando Carlo Levi, Gian Maria Volontè, arriva a Gagliano) oppure La Passione di Mel Gibson (il borgo sullo sfondo quando Giuda si suicida). Quando iniziò la frana parte della popolazione si trasferì in località “Craco Peschiera”.




Ma Craco è davvero un paese fantasma? A quanto pare no. Hanno provato in tutti i modi a mandarlo via ma lui continua a resistere. Lui è Antonio Duca con le sue quattrocento capre e i suoi asini! Sembra viva nelle vecchie case abbandonate e lì vi abbia impiantato il suo ovile .
Il Comune lo ha denunciato e portato in tribunale, ma lui resiste. Di giorno porta il gregge al pascolo e al tramonto risale. Un rivoluzionario resistente? Una cosa è certa Antonio non ha nessuna intenzione di lasciare il paese. Ad oggi non si rilevano più attività sismiche a Craco quindi per ora la situazione è stabile.
Durante l'escursione per le vie di Craco resterete affascinati dai racconti suggestivi della guida, e oltrepassando il “Canzoniere”, un’antica taverna, inorridirrete nello scoprire il piatto tipico servito dalla locandiera! Passando davanti all’ antica fontana “San Lorenzo” vi sembrerà di udire lo scalpitio dei cavalli, le donne affaccendarsi e le allegre risa dei bambini mentre giocano giochi antichi ma non dimenticati.
Pare che Il terreno argilloso e brullo abbia ceduto ai lavori di infrastrutturazione idrica pensati ad uso del paese ed invece diventati la sua condanna. A questo si aggiunsero prima l’alluvione del 1972 e dopo il terremoto del 1980.
Craco vecchia venne definitivamente abbandonata.






Il comune ha istituito un percorso di visita guidata, il primo itinerario messo in sicurezza permetteva attraverso il corso principale del paese di raggiungere la piazza principale sprofondata nella frana. Nel 2012 è stato creato un nuovo itinerario che consente di addentrarsi sin nel cuore del borgo. Sino alla torre dalla cui finestra si ammira estasiati l'intera valle fino a Taranto, spiega la guida, nelle giornate senza foschia. Un vero viaggio, un escursione fatta con la vista.
Nel 2010, il borgo è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.



